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Statuto ST infermieristica

Principi Essenziali

1. Mi impegno ad ascoltare, informare, coinvolgere la persona e valutare con la stessa le necessità in modo da garantire al meglio le cure ed erogare un’assistenza infermieristica di alta qualità.

2. Mi impegno a rispettano le indicazioni espresse dall'assistito, in modo tale da facilitare i rapporti con la comunità e con le persone coinvolte nel piano di cura e di assistenza.

3. Aiuto la persona nelle scelte terapeutiche, informando il cliente sui vari interventi che si eseguiranno, garantendo un linguaggio che si adegui al suo livello di comunicazione e alla sua capacità di comprensione.

4. Garantisco che sia presa in considerazione l'opinione del minore rispetto alle scelte terapeutiche, in relazione all'età ed al suo grado di maturità.

5. Garantisco, il rispetto delle esigenze affettive, espressive ed educative proprie del minore stesso, tenendo presente le modalità organizzative nell’attuazione dei trattamenti terapeutici ed assistenziali.

6. Informarmo costantemente i genitori o tutore sullo stato di salute psico-fisico del minore, dando ogni informazione sulle procedure e sui trattamenti diagnostico-terapeutici e riabilitativi cui i minore sarà sottoposto, sui tempi di esecuzione, sul loro significato assistenziale.

7. Mi impegno ad accettare la volontà dell'assistito di non volersi sottoporre al trattamento, all'intervento o alle cure che gli vengono proposti, la non accettazione deve risultare da un documento firmato dalla persona assistita che attesti il suo rifiuto.

8. Tutelo il diritto a porre dei limiti ad accessi diagnostici e terapeutici non coerenti con la concezione di qualità della vita dell’assistito.

9. Mi impegno a promuovere la tutela delle persone in condizioni che ne limitino lo sviluppo o l'espressione di sé, quando la famiglia e il contesto non siano adeguati ai loro bisogni.

10. Assisto la persona qualunque sia la sua condizione clinica e sino al termine della vita riconoscendo l’importanza del conforto ambientale, fisico, psicologico, relazionale e spirituale.

11. Le informazioni sullo stato di salute saranno fornite dagli operatori sanitari solo all’ammalato o a , in caso di incapacità transitoria o permanente di intendere e volere, alle persone designate dal paziente stesso.

 

Codice della Privacy


(D.L.vo N. 196/2003)



DISPOSIZIONI MINIME SULLA SICUREZZA E DOCUMENTO PROGRAMMATICO SULLA SICUREZZA


Il presente documento si compone di n. 23 pagine (inclusa la presente)


Data di emissione: 05/01/2010

Il responsabile della sicurezza


Stefano Trovò


Trovò Stefano
Sede legale
Viale Trieste 1
Cassina De Pecchi
20060 Milano

Sede lavorativa (magazzino)
Via maniago 13
20134 Milano


Premessa

Scopo di questo documento è stabilire le misure di sicurezza organizzative, fisiche e logiche da adottare affinché siano rispettati gli obblighi, in materia di sicurezza del trattamento dei dati effettuato da Trovò Stefano, previsti dal D.L.vo 30/06/2003 Num. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali".
Il presente documento è stato redatto da Dott. Trovò Stefano. in qualità di Infermiere, che provvede a firmarlo in calce.
Eventuali situazioni di deviazione accertate rispetto a quanto precisato nel presente documento dovranno essere rimosse nel più breve tempo possibile.

Normativa di riferimento

D.L.vo n. 196 del 30/06/2003;
Regolamento per l'utilizzo della rete.

Definizioni e responsabilità

AMMINISTRATORE DI SISTEMA: il soggetto cui è conferito il compito di sovrintendere alle risorse del sistema operativo di un elaboratore o di un sistema di base dati e di consentirne l'utilizzazione. In questo contesto l'amministratore di sistema assume anche le funzioni di amministratore di rete, ovvero del soggetto che deve sovrintendere alle risorse di rete e di consentirne l'utilizzazione. L'amministratore deve essere un soggetto fornito di esperienza, capacità e affidabilità nella gestione delle reti locali.
Ai fini della sicurezza l'amministratore di sistema ha le responsabilità indicate nella lettera di incarico.

CUSTODE DELLE PASSWORD: il soggetto cui è conferito la gestione delle password degli incaricati del trattamento dei dati in conformità ai compiti indicati nella lettera di incarico.

DATI ANONIMI: i dati che in origine, o a seguito di trattamento, non possono essere associati a un interessato identificato o identificabile.

DATI PERSONALI: qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale.

DATI IDENTIFICATIVI: i dati personali che permettono l'identificazione diretta dell'interessato.

DATI SENSIBILI: i dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale.

DATI GIUDIZIARI: i dati personali idonei a rivelare provvedimenti di cui all'articolo 3, comma 1, lettere da a) a o) e da r) a u), del D.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, o la qualità di imputato o di indagato ai sensi degli articoli 60 e 61 del codice di procedura penale.

INCARICATO: il soggetto, nominato dal titolare o dal responsabile del trattamento, che tratta i dati. L'incaricato del trattamento dei dati, con specifico riferimento alla sicurezza, ha le responsabilità indicate nella lettera di incarico.

INTERESSATO: il soggetto al quale si riferiscono i dati personali.

RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO: il soggetto preposto dal titolare al trattamento dei dati personali. La designazione di un responsabile è facoltativa e non esonera da responsabilità il titolare, il quale ha comunque l'obbligo di impartirgli precise istruzioni e di vigilare sull'attuazione di queste. Il responsabile deve essere un soggetto che fornisce, per esperienza, capacità e affidabilità, idonea garanzia del pieno rispetto delle vigenti disposizioni in materia di trattamento, ivi compreso il profilo relativo alla sicurezza. Il responsabile del trattamento dei dati personali, ai fini della sicurezza, ha le responsabilità indicate nella lettera di incarico.

RESPONSABILE DELLA SICUREZZA INFORMATICA: il soggetto preposto dal titolare alla gestione della sicurezza informatica. La designazione di un responsabile è facoltativa e non esonera da responsabilità il titolare, il quale ha comunque l'obbligo di impartirgli precise istruzioni e di vigilare sull'attuazione di queste. Il responsabile deve essere un soggetto fornito di esperienza, capacità e affidabilità nella gestione delle reti locali. Ai fini della sicurezza il responsabile del sistema informativo ha le responsabilità indicate nella lettera di incarico.

TITOLARE: il titolare del trattamento è Dott. Trovò Stefano e la titolarità è esercitata dal rappresentante legale, tra i compiti che la legge gli assegna e che non sono delegabili, è prevista la vigilanza sul rispetto da parte dei Responsabili delle proprie istruzioni, nonché sulla puntuale osservanza delle vigenti disposizioni in materia di trattamento, ivi compreso il profilo relativo alla sicurezza. Il titolare è il soggetto che assume le decisioni sulle modalità e le finalità del trattamento.

Titolare, responsabili, incaricati

Titolare del trattamento: Dott. Trovò Stefano
Responsabile del trattamento dei dati: Trovò Stefano
Responsabile della sicurezza informatica: Trovò Stefano
Amministratore della rete: Trovò Stefano
Custode delle password: Trovò Stefano
Incaricati del trattamento dei dati: come da allegato 1
Incaricato dell'assistenza e della manutenzione degli strumenti elettronici: Trovò Stefano


Analisi dei rischi

L'analisi dei rischi consente di acquisire consapevolezza e visibilità sul livello di esposizione al rischio del proprio patrimonio informativo e avere una mappa preliminare dell'insieme delle possibili contromisure di sicurezza da realizzare.
L'analisi dei rischi consiste nella:
individuazione di tutte le risorse del patrimonio informativo;
identificazione delle minacce a cui tali risorse sono sottoposte;
identificazione delle vulnerabilità;
definizione delle relative contromisure.

La classificazione dei dati in funzione dell'analisi dei rischi risulta la seguente:
• DATI ANONIMI, ovvero la classe di dati a minore rischio, per la quale non sono previste particolari misure di sicurezza;
• DATI PERSONALI,
o DATI PERSONALI SEMPLICI, ovvero la classe di dati a rischio intermedio
o DATI PERSONALI SENSIBILI/GIUDIZIARI, ovvero la classe di dati ad alto rischio;
o DATI PERSONALI SANITARI, ovvero la classe di dati a rischio altissimo.


Individuazione delle risorse da proteggere

Le risorse da proteggere sono:
• personale;
• dati/informazioni;
• documenti cartacei;
• hardware;
• software;

Per ulteriori dettagli vedere gli Allegati 1 e 3.


Individuazione delle vulnerabilità

Nelle tabelle seguenti sono elencate le vulnerabilità del sistema informativo che possono essere potenzialmente sfruttate qualora si realizzasse una delle minacce indicate nell'articolo 6.

Infrastruttura Hardware Comunicazioni
Mancanza di protezione fisica dell'edificio (porte finestre ecc.) Mancanza di sistemi di rimpiazzo Linee di comunicazione non protette
Mancanza di controllo di accesso Suscettibilità a variazioni di tensione Giunzioni non protette
Linea elettrica instabile Suscettibilità a variazioni di temperatura Mancanza di autenticazione
Locazione suscettibile ad allagamenti Suscettibilità a umidità, polvere, sporcizia Trasmissione password in chiaro
Suscettibilità a radiazioni elettromagnetiche Mancanza di prova di ricezione/invio
Manutenzione insufficiente Presenza di linee dial-up (con modem)
Carenze di controllo di configurazione (update/upgrade dei sistemi) Traffico sensibile non protetto
Gestione inadeguata della rete
Connessioni a linea pubblica non protette


Documenti cartacei Software Personale
Locali documenti non protetti Interfaccia uomo-macchina complicata Mancanza di personale
Carenza di precauzioni nell'eliminazione Mancanza di identificazione / autenticazione Mancanza di supervisione degli esterni
Non controllo delle copie Mancanza del registro delle attività (log) Formazione insufficiente sulla sicurezza
Errori noti del software Mancanza di consapevolezza
Tabelle di password non protette Uso scorretto di hardware/software
Carenza/Assenza di password management Carenza di monitoraggio
Scorretta allocazione dei diritti di accesso Mancanza di politiche per i mezzi di comunicazione
Carenza di controllo nel caricamento e uso di software Procedure di reclutamento inadeguate
Permanenza di sessioni aperte senza utente
Carenza di controllo di configurazione
Carenza di documentazione
Mancanza di copie di backup
Incuria nella dismissione di supporti riscrivibili

Individuazione delle contromisure

Le contromisure individuano le azioni che si propongono al fine di annullare o di limitare le vulnerabilità e di contrastare le minacce, esse sono classificabili nelle seguenti tre categorie:
• contromisure di carattere fisico;
• contromisure di carattere procedurale;
• contromisure di carattere elettronico/informatico.

Contromisure di carattere fisico
• Le apparecchiature informatiche critiche (server di rete, computer utilizzati per il trattamento dei dati personali o sensibili/giudiziari e apparecchiature di telecomunicazione, dispositivi di copia) e gli archivi cartacei contenenti dati personali o sensibili/giudiziari sono situati in locali ad accesso controllato;
• i locali ad accesso controllato sono all'interno di aree sotto la responsabilità di Trovò Stefano
• i responsabili dei trattamenti indicati nell'allegato 1 sono anche responsabili dell'area in cui si trovano i trattamenti;
• i locali ad accesso controllato sono chiusi anche se presidiati, le chiavi sono custodite a cura di Trovò Stefano ;
• l'ingresso ai locali ad accesso controllato è possibile solo dall'interno dell'area sotto la responsabilità della PERSONA FISICA Trovò Stefano

Contromisure di carattere procedurale
• l'ingresso nei locali ad accesso controllato è consentito solo alle persone autorizzate;
• il responsabile dell'area ad accesso controllato deve mantenere un effettivo controllo sull'area di sua responsabilità;
• i visitatori occasionali delle aree ad accesso controllato sono accompagnati da un incaricato

Contromisure di carattere elettronico/informatico
Vedere l'Allegato 3.

Norme per il personale

Tutti i dipendenti concorrono alla realizzazione della sicurezza, pertanto devono proteggere le risorse loro assegnate per lo svolgimento dell'attività lavorativa, nel rispetto di quanto stabilito nel presente documento e dal regolamento di utilizzo della rete (Allegato 4).

Incident response e ripristino

Vedere l'Allegato 3

Piano di formazione

La formazione degli incaricati viene effettuata all'ingresso in servizio, all'installazione di nuovi strumenti per il trattamento dei dati, e comunque con frequenza annuale. Le finalità della formazione sono:
• sensibilizzare gli incaricati sulle tematiche di sicurezza, in particolar modo sui rischi e sulle responsabilità che riguardano il trattamento dei dati personali;
• proporre buone pratiche di utilizzo sicuro della rete;
• riconoscere eventuali anomalie di funzionamento dei sistemi (hardware e software) correlate a problemi di sicurezza.


Aggiornamento del piano

Il presente piano è soggetto a revisione annua obbligatoria con scadenza entro il 31 marzo, ai sensi dell'art. 19 allegato B del D.L.vo 30/06/2003 Num. 196. Il piano deve essere aggiornato ogni qualvolta si verificano le seguenti condizioni:
• modifiche all'assetto organizzativo della ditta ed in particolare del sistema informativo (sostituzioni di hardware, software, procedure, connessioni di reti, ecc.) tali da giustificare una revisione del piano;
• danneggiamento o attacchi al patrimonio informativo della ditta tali da dover correggere ed aggiornare i livelli minimi di sicurezza previa analisi dell'evento e del rischio.

Elenco Allegati costituenti parte integrante di questo documento
• Allegato 1 - elenco trattamenti dei dati
• Allegato 2 - minacce hardware, minacce rete, minacce dati trattati, minacce supporti
• Allegato 3 - misure di carattere elettronico/informatico, politiche di sicurezza, incident response e ripristino
• Allegato 4 - regolamento per l'utilizzo della rete
• Allegato 5 – uso del poxy
Il presente Documento Programmatico sulla Sicurezza deve essere divulgato e illustrato a tutti gli incaricati.


Il redattore del documento

Stefano Trovò

Nota: Fonti di documentazione
Il modello di documento programmatico sulla sicurezza è stato predisposto consultando le seguenti fonti:

• http://www.garanteprivacy.it
• “Sicurezza informatica” ECDL IT Administrator – Modulo 5 Testo di riferimento per la certificazione EUCIP - McGraw Hill ISBN 88-3864333-4 Tabelle Minacce e vulnerabilità Cap. 1
• Il regolamento per l'utilizzo della rete è stato derivato dal documento CISEL 0203G286 – CISEL Centro Studi per gli Enti Locali – Maggioli



ALLEGATO 1 – Elenco trattamenti dei dati

Tabella 1 - Elenco dei trattamenti dei dati

Finalità perseguita o attività svolta Categorie di interessati Natura dei dati trattati Struttura di riferimento Altre strutture che concorrono al trattamento Descrizione degli strumenti utilizzati
Il titolare Trovò Stefano provvede alla raccolta dei dati personali Clienti - pazienti, autorità giudiziaria e forze di polizia, consulenti professionali legati dal segreto professionale Dati Personali sanitati Sede legale Via Canova 17 Cadorago sede di lavoro Via Maniago 13 Milano Sede legale Via Canova 17 Cadorago sede di lavoro Via Maniago 13 Milano Gli strumenti utilizzati sono raccolgitori cartacei, ottici e computer con annesso archivio di massa (disco fisso esterno) connesso al computer quando non è allacciato alla linea telefonica garantendo la masima sicurezza.
Trovò Stefano si avvale di computer con sistemi di sicurezza atti a evitare intrusioni da parte di terz non autorizzatii, applicando le tecnologie più idonee nel rispetto delgi standard in tema di misure minime di sicurezza.
Si avvale inoltre di strumenti per evitare che i dati possano essere persi o cancellati, con supporti esterni collegati al computer.

Descrizione sintetica: menzionare il trattamento dei dati personali attraverso l'indicazione della finalità perseguita o dell'attività svolta (es. gestione del personale , gestione collaboratori, gestioni clienti, gestioni fornitori, ecc.) e delle categorie di persone cui i dati si riferiscono (personale, collaboratori, clienti, fornitori, ecc.).

Natura dei dati trattati: indicare la classe di rischio dei dati trattati tenendo presente la seguente classificazione:
• DATI ANONIMI, ovvero la classe di dati a minore rischio, per la quale non sono previste particolari misure di sicurezza;
• DATI PERSONALI
o DATI PERSONALI SEMPLICI, ovvero la classe di dati a rischio intermedio;
o DATI PERSONALI SENSIBILI/GIUDIZIARI, ovvero la classe di dati ad alto rischio
o DATI PERSONALI SANITARI, ovvero la classe di dati a rischio altissimo.

Struttura di riferimento: indicare la struttura (segreteria amministrativa, direzione, funzione svolta, ecc.) all'interno della quale viene effettuato il trattamento.

Altre strutture che concorrono al trattamento: nel caso in cui un trattamento, per essere completato, comporta l'attività di diverse strutture è opportuno indicare, oltre quella che cura primariamente l'attività, le altre principali strutture che concorrono al trattamento anche dall'esterno.

Descrizione degli strumenti utilizzati: va indicata la tipologia di strumenti elettronici impiegati (elaboratori o p.c. anche portatili, collegati o meno in una rete locale, geografica o Internet; sistemi informativi più complessi) e altre tipologie di contenitori (es. armadi, schedari…).



Tabella 2 - Descrizione della struttura organizzativa

Struttura Trattamenti effettuati dalla struttura Descrizione dei compiti e delle responsabilità della struttura
Sede legale Via Canova 17 Cadorago sede di lavoro Via Maniago 13 Milano Trovò Stefano titolare e responsabile del trattamento ai sensi del codice della Privacy. La sede lavorativa è presente l'archiviazione di massa (dico fisso esterno) che è connesso ad un computer non connesso alla rete al momento della concultazione dei dati personali dei clienti. Per fornire i propri servizi il titolare del trattamento utilizza i dati anagrafici, indirizzi, recapiti telefonici, indirizzi emai, codice fiscale, partita iva ed altri dati concernenti i trattamenti effettuati che saranno schedati in forma cartacea ed ottica ed archiviati all'interno di un disco fisso connesso ad un compiuter non connesso alla rete presso la sede lavorativa di via Maniago 13 Milano.

Struttura: riportare le indicazioni delle strutture menzionate nella Tabella 1.

Trattamenti effettuati dalla struttura: indicare i trattamenti di competenza di ciascuna struttura.

Compiti e responsabilità della struttura: descrivere sinteticamente i compiti e le responsabilità della struttura rispetto ai trattamenti di competenza. Ad esempio: acquisizione e caricamento dei dati, consultazione, comunicazione a terzi, manutenzione tecnica dei programmi, gestione tecnica operativa della base dati (salvataggi, ripristini, ecc.).


Tabella 3 - Elenco del personale incaricato del trattamento in ogni struttura e delle dotazioni informatiche.

Cognome e Nome Struttura di riferimento Strumenti utilizzati Responsabilità aggiuntive
Dott. Trovò Stefano Sede legale Via Canova 17 Cadorago sede di lavoro Via Maniago 13 Milano Viene utilizzato un computer Asus F5m series L'unico responsabile e titolare è Trovò Stefano

Nome e cognome: riportare le indicazioni per ogni incaricato del trattamento.

Struttura di riferimento: riportare l'indicazione della struttura di appartenenza di ogni incaricato.

Strumenti utilizzati: per ogni incaricato riportare le informazioni relative allo strumento utilizzato (p.e. numero di inventario del PC).

Responsabilità aggiuntive: indicare le eventuali responsabilità aggiuntive rispetto all' incarico per il trattamento dei dati, ad esempio “responsabile del trattamento”, “responsabile delle copie di backup”, “custode delle chiavi di un contenitore o armadio”, “custode delle password”, ecc.



Nota: parte delle indicazioni sono tratte dalla “Guida operativa per redigere il documento programmatico sulla sicurezza (DPS)” pubblicate dal garante

ALLEGATO 2 – Minacce

Minacce a cui sono sottoposte le risorse hardware
Le principali minacce alle risorse hardware sono:
• malfunzionamenti dovuti a guasti;
• malfunzionamenti dovuti a eventi naturali quali terremoti, allagamenti, incendi;
• malfunzionamenti dovuti a blackout ripetuti ed in genere a sbalzi eccessivi delle linee di alimentazione elettrica;

Minacce a cui sono sottoposte le risorse connesse in rete
Le principali minacce alle risorse connesse in rete possono provenire dall'interno, dall'esterno o da una combinazione interno/esterno e sono relative:
all'utilizzo della LAN/Intranet (interne);
ai punti di contatto con il mondo esterno attraverso Internet (esterne);
• allo scaricamento di virus e/o trojan per mezzo di posta elettronica e/o alle operazioni di download eseguite tramite il browser (interne/esterne).

In dettaglio si evidenziano le seguenti tecniche:
IP spoofing
L'autore dell'attacco sostituisce la propria identità a quella di un utente legittimo del sistema. Viene fatto non per generare intrusione in senso stretto, ma per effettuare altri attacchi. Lo spoofing si manifesta come attività di “falsificazione” di alcuni dati telematici, come ad esempio di un indirizzo IP o dell'indirizzo di partenza dei messaggi di posta elettronica.
Packet sniffing
Apprendimento di informazioni e dati presenti sulla Rete o su un sistema, tramite appositi programmi. Consiste in un'operazione di intercettazione passiva delle comunicazioni di dati ed informazioni che transitano tra sistemi informatici. In particolare, un aggressore (attacker) può essere in grado di intercettare transazioni di varia natura (password, messaggi di posta elettronica etc.). L'intercettazione illecita avviene con l'ausilio degli sniffer, strumenti che catturano le informazioni in transito per il punto in cui sono installati. Gli sniffer possono anche essere installati su di un computer di un soggetto inconsapevole, in questo caso é possibile che prima dell'installazione dello sniffer, la macchina “obiettivo” sia stata oggetto di un precedente attacco e sia di fatto controllata dall'hacker.
Port scanning
Serie programmata di tentativi di accesso diretti a evidenziare, in base alle “risposte” fornite dallo stesso sistema attaccato, le caratteristiche tecniche del medesimo (e le eventuali vulnerabilità), al fine di acquisire gli elementi per una “intrusione”. Trattasi di un vero e proprio studio delle vulnerabilità di un sistema; gli amministratori dei sistemi eseguono spesso questa funzione allo scopo di verificare la funzionalità del medesimo.
Highjacking
Intrusione in una connessione di Rete in corso. In questo modo si colpiscono principalmente i flussi di dati che transitano nelle connessioni point to point. In sostanza l'hacker, simulando di essere un'altra macchina al fine di ottenere un accesso, si inserisce materialmente nella transazione, dopo averne osservato attentamente il flusso. L'operazione é complessa e richiede elevate capacità e rapidità d'azione.
Social engineering
Apprendimento fraudolento da parte degli utenti di sistemi di informazioni riservate sulle modalità di accesso a quest'ultimo.
Buffer overflow
Azioni che tendono a sfruttare eventuali anomalie e difetti di applicazioni che installate in alcuni sistemi operativi, forniscono le funzionalità di “amministratore del sistema”, consentendo il controllo totale della macchina. L'hacker, dunque, con tale azione va a sconvolgere la funzionalità di tali programmi, prendendo il controllo della macchina vittima;
Spamming
Saturazione di risorse informatiche a seguito dell'invio di un elevato numero di comunicazioni tali da determinare l'interruzione del servizio. Ad esempio l'invio di molti messaggi di posta elettronica con allegati provoca, come minimo, la saturazione della casella e la conseguente non disponibilità a ricevere ulteriori (veri) messaggi.
Password cracking
Sono programmi che servono per decodificare le password, una volta entrati in possesso del/dei file delle parole d'ordine.
Trojan
Appartengono alla categoria dei virus, di solito sono nascosti in file apparentemente innocui che vengono inconsciamente attivati dall'utente. Permettono, una volta attivati, di accedere incondizionatamente al sistema.
Worm
Appartengono alla categoria dei virus e sono programmi che si replicano attraverso i computer connessi alla rete. In genere consumano una gran quantità di risorse di rete (banda) e di conseguenza possono essere utilizzati per gli attacchi DOS (denial of service) in cui si saturano le risorse di un server o di una rete producendo una condizione di non disponibilità (non funzionamento).
Logic bomb
Appartengono alla categoria dei virus e sono programmi che contengono al proprio interno una funzione diretta a danneggiare o impedire il funzionamento del sistema, in grado di attivarsi autonomamente a distanza di tempo dall'attivazione.
Malware e MMC (Malicious Mobile Code)
Costituiscono la macrocategoria di codici avente come effetto il danneggiamento e l'alterazione del funzionamento di un sistema informativo e/o telematico. In tale categoria sono incluse anche alcune forme di codice ad alta diffusione, quali i virus, i worms ed i trojan horses.
DOS (Denial of Service)
Attacco che mira a saturare le risorse di un servizio, di un server o di una rete.
DDOS (Distributed Denial of Service)
Attacco ripetuto e distribuito che mira a saturare le risorse di un servizio, di un server o di una rete

L'utilizzo di programmi di sniffing e port scanning é riservato esclusivamente all'amministratore di sistema per la misura/diagnostica delle prestazioni della rete locale LAN, tali programmi non sono in nessun caso utilizzati su reti esterne a quella della rete loca LAN.
La lettura in chiaro dei pacchetti in transito può solo essere autorizzata dalla Autorità Giudiziaria.

Minacce a cui sono sottoposti i dati trattati
Le principali minacce ai dati trattati sono:
• accesso non autorizzato agli archivi contenenti le informazioni riservate (visione, modifica, cancellazione, esportazione) da parte di utenti interni e/o esterni;
• modifiche accidentali (errori, disattenzioni) agli archivi da parte di utenti autorizzati.

Minacce a cui sono sottoposti i supporti di memorizzazione
Le principali minacce ai supporti di memorizzazione sono:
• distruzione e/o alterazione a causa di eventi naturali;
• imperizia degli utilizzatori;
• sabotaggio;
• deterioramento nel tempo (invecchiamento dei supporti);
• difetti di costruzione del supporto di memorizzazione che ne riducono la vita media;
• l'evoluzione tecnologica del mercato che rende in breve tempo obsoleti alcuni tipi di supporti.



ALLEGATO 3 – Misure, incident response, ripristino

Tabella 1 - Connettività internet

Connettività Apparecchiature di comunicazione Provider
ADSL Modem Alice Gate 2 plus proprietario telecom a cui si paga un canone bimestrale per l'affitto del modem per la linea dati: alice flat Telecom

Connettività: indicare il tipo di connettività internet (XDSL, ISDN, PSTN).

Apparecchiature di comunicazione: indicare il tipo di apparecchiature utilizzate per la connettività (modem, router).

Provider: indicare il fornitore di connettività.


Tabella 2 - Descrizione Personal Computer

Identificatico del PC Tipo PC Sistema operativo Software utilizzato Rete
1 ASUS F5Mseries Microsoft windows XP professional versione 2002 service pack 3 office, open source office, Adobe Reader 8, Avast antivirus 4.8 professionale, zone alarm, super antispyware 4.8 internet tramite modem alice

Identificativo del PC: indicare l'elenco di tutti i PC utilizzati sia connessi che non connessi alla rete (per esempio con il numero di inventario).

Tipo PC: indicare il tipo del PC.
Sistema operativo: indicare quale Sistema operativo è utilizzato sul PC.

Software utilizzato: indicare il software applicativo utilizzato per il lavoro (es. OFFICE, STAROFFICE, ecc…).

Rete: indicare se il PC è connesso alla rete.

Misure di carattere elettronico/informatico

Le misure di carattere elettronico/informatico adottate sono:
• Non sono presenti gruppi di continuità elettrica per il server
• Si esegue il backup dei dati con periodicità mensile. Alla data di questo documento i responsabili delle copie sono indicati nell'Allegato 1 relativo al censimento dei trattamenti dei dati;
• L'installazione di un firewall con hardware dedicato per proteggere la rete dagli accessi indesiderati attraverso internet. Avast professionale 4.8, Zona Alarm e Anty spyware. Si aggiornano automaticamente e si esgue la scansione del sistema ogni settimana.
• Per l'accesso ai dati sensibili è presente una password, Windows XP, inoltre i dati sono all'interno di un disco fisso esterno che è collegato al computer solo quando è scollegato dalla rete domestica.
• divieto di memorizzare dati personali, sensibili, giudiziari sulle postazioni di lavoro con sistemi operativi Windows 9x e Windows Me;
• installazione di un sistema antivirus su tutte le postazioni di lavoro, configurato per controllare la posta in ingresso, la posta in uscita, per eseguire la procedura di aggiornamento in automatico con frequenza settimanale e la scansione periodica dei supporti di memoria


Regole per la gestione delle password

Tutti gli incaricati del trattamento dei dati personali accedono al sistema informativo per mezzo di un codice identificativo personale (in seguito indicato User-id) e password personale.
User-id e password iniziali sono assegnati, dal custode delle password.
User-id e password sono strettamente personali e non possono essere riassegnate ad altri utenti.
La User-id è costituita da 8 caratteri che corrispondono alle prime otto lettere del cognome ed eventualmente del nome. In caso di omonimia si procede con le successive lettere del nome.
La password è composta da 8 caratteri alfanumerici. Detta password non contiene, né conterrà, elementi facilmente ricollegabili all'organizzazione o alla persona del suo utilizzatore e deve essere autonomamente modificata dall'incaricato al primo accesso al sistema e dallo stesso consegnata in una busta chiusa al custode delle password, il quale provvede a metterla nella cassaforte in un plico sigillato.
Ogni sei mesi (tre nel caso di trattamento dati sensibili) ciascun incaricato provvede a sostituire la propria password e a consegnare al custode delle password una busta chiusa sulla quale è indicato il proprio user-id e al cui interno è contenuta la nuova password; il custode delle password provvederà a sostituire la precedente busta con quest'ultima.
Le password verranno automaticamente disattivate dopo tre mesi di non utilizzo.
Le password di amministratore di tutti i PC che lo prevedono sono assegnate dall'amministratore di sistema, esse sono conservate in busta chiusa nella cassaforte. In caso di necessità l'amministratore di sistema è autorizzato a intervenire sui personal computer.
In caso di manutenzione straordinaria possono essere comunicate, qualora necessario, dall'amministratore di sistema al tecnico/sistemista addetto alla manutenzione le credenziali di autenticazione di servizio. Al termine delle operazioni di manutenzione l'amministratore di sistema deve ripristinare nuove credenziali di autenticazione che devono essere custodite in cassaforte.
Le disposizioni di seguito elencate sono vincolanti per tutti i posti lavoro tramite i quali si può accedere alla rete e alle banche dati contenenti dati personali e/o sensibili:
le password assegnate inizialmente e quelle di default dei sistemi operativi, prodotti software, ecc. devono essere immediatamente cambiate dopo l'installazione e al primo utilizzo;
per la definizione/gestione della password devono essere rispettate le seguenti regole:
• La password deve essere costituita da una sequenza di minimo otto caratteri alfanumerici e non deve essere facilmente individuabile;
• deve contenere almeno un carattere alfabetico ed uno numerico;
• non deve contenere più di due caratteri identici consecutivi;
• non deve contenere lo user-id come parte della password;
• al primo accesso la password ottenuta dal custode delle password deve essere cambiata;
• la nuova password non deve essere simile alla password precedente;
• la password deve essere cambiata almeno ogni sei mesi, tre nel caso le credenziali consentano l'accesso ai dati sensibili o giudiziari;
• la password termina dopo sei mesi di inattività;
• la password è segreta e non deve essere comunicata ad altri;
• la password va custodita con diligenza e riservatezza;
• l'utente deve sostituire la password, nel caso ne accertasse la perdita o ne verificasse una rivelazione surrettizia


Regole per la gestione di strumenti elettronico/informatico

Per gli elaboratori che ospitano archivi (o hanno accesso tramite la rete) con dati personali sono adottate le seguenti misure:
• l'accesso agli incaricati ed agli addetti alla manutenzione è possibile solo in seguito ad autorizzazione scritta;
• gli hard disk non sono condivisi in rete se non temporaneamente per operazioni di copia;
• tutte le operazioni di manutenzione che sono effettuate on-site avvengono con la supervisione dell'incaricato del trattamento o di un suo delegato;
• le copie di backup realizzate su CD e sono conservate in un armadio chiuso a chiave vicino a lato della postazione del computer.
• divieto di utilizzare floppy disk come mezzo per il backup;
• divieto per gli utilizzatori di strumenti elettronici di lasciare incustodito, o accessibile, lo strumento elettronico stesso. A tale riguardo, per evitare errori e dimenticanze, è adottato uno screensaver automatico dopo 10 minuti di non utilizzo, con ulteriore password segreta per la prosecuzione del lavoro.
• divieto di memorizzazione di archivi con dati sensibili di carattere personale dell'utente sulla propria postazione di lavoro non inerenti alla funzione svolta;
• divieto di installazione di software di qualsiasi tipo sui personal computer che contengono archivi con dati sensibili senza apposita autorizzazione scritta da parte del responsabile del trattamento dati;
• divieto di installazione sui personal computer di accessi remoti di qualsiasi tipo mediante modem e linee telefoniche.
• Non è presente il fax

Il controllo dei documenti stampati è responsabilità degli incaricati al trattamento.
La stampa di documenti contenenti dati sensibili è effettuata su stampanti poste in locali ad accesso controllato o presidiate dall'incaricato.

La manutenzione degli elaboratori, che può eventualmente prevedere il trasferimento fisico presso un laboratorio riparazioni, è autorizzata solo a condizione che il fornitore del servizio dichiari per iscritto di avere redatto il documento programmatico sulla sicurezza e di aver adottato le misure minime di sicurezza previste dal disciplinare.

Regole di comportamento per minimizzare i rischi da virus

Per minimizzare il rischio da virus informatici, gli utilizzatori dei PC adottano le seguenti regole:
• divieto di lavorare con diritti di amministratore o superutente sui sistemi operativi che supportano la multiutenza;
• limitare lo scambio fra computer di supporti rimovibili (floppy, cd, zip) contenenti file con estensione EXE, COM, OVR, OVL, SYS, DOC , XLS;
• controllare (scansionare con un antivirus aggiornato) qualsiasi supporto di provenienza sospetta prima di operare su uno qualsiasi dei file in esso contenuti;
• evitare l'uso di programmi shareware e di pubblico dominio se non se ne conosce la provenienza, ovvero divieto di “scaricare“ dalla rete internet ogni sorta di file, eseguibile e non. La decisione di “scaricare” può essere presa solo dal responsabile del trattamento;
• disattivare gli ActiveX e il download dei file per gli utenti del browser Internet Explorer;
• disattivare la creazione di nuove finestre ed il loro ridimensionamento e impostare il livello di protezione su “chiedi conferma” (il browser avvisa quando uno script cerca di eseguire qualche azione);
• attivare la protezione massima per gli utenti del programma di posta Outlook Express al fine di proteggersi dal codice html di certi messaggi e-mail (buona norma è visualizzare e trasmettere messaggi in formato testo poiché alcune pagine web, per il solo fatto di essere visualizzate possono infettare il computer);
• non aprire gli allegati di posta se non si è certi della loro provenienza, e in ogni caso analizzarli con un software antivirus. Usare prudenza anche se un messaggio proviene da un indirizzo conosciuto (alcuni virus prendono gli indirizzi dalle mailing list e della rubrica di un computer infettato per inviare nuovi messaggi "infetti");
• non cliccare mai un link presente in un messaggio di posta elettronica da provenienza sconosciuta,(in quanto potrebbe essere falso e portare a un sito-truffa);
• non utilizzare le chat;
• consultare con periodicità settimanale la sezione sicurezza del fornitore del sistema operativo e applicare le patch di sicurezza consigliate;
• non attivare le condivisioni dell'HD in scrittura.
• seguire scrupolosamente le istruzioni fornite dal sistema antivirus nel caso in cui tale sistema antivirus abbia scoperto tempestivamente il virus (in alcuni casi esso è in grado di risolvere il problema, in altri chiederà di eliminare o cancellare il file infetto);
• avvisare l'Amministratore di sistema nel caso in cui il virus sia stato scoperto solo dopo aver subito svariati malfunzionamenti della rete o di qualche PC, ovvero in ritardo (in questo caso è possibile che l'infezione abbia raggiunto parti vitali del sistema);
• conservare i dischi di ripristino del proprio PC (creati con l'installazione del sistema operativo, o forniti direttamente dal costruttore del PC);
• conservare le copie originali di tutti i programmi applicativi utilizzati e la copia di backup consentita per legge;
• conservare la copia originale del sistema operativo e la copia di backup consentita per legge;
• conservare i driver delle periferiche (stampanti, schede di rete, monitor ecc. fornite dal costruttore).

Nel caso di sistemi danneggiati seriamente da virus l'Amministratore procede a reinstallare il sistema operativo, i programmi applicativi ed i dati; seguendo la procedura indicata:
• formattare l'Hard Disk,definire le partizioni e reinstallate il Sistema Operativo. (molti produttori di personal computer forniscono uno o più cd di ripristino che facilitano l'operazione);
• installare il software antivirus, verificate e installare immediatamente gli eventuali ultimi aggiornamenti;
• reinstallare i programmi applicativi a partire dai supporti originali;
• effettuare il RESTORE dei soli dati a partire da una copia di backup recente. NESSUN PROGRAMMA ESEGUIBILE DEVE ESSERE RIPRISTINATO DALLA COPIA DI BACKUP: potrebbe essere infetto;
• effettuare una scansione per rilevare la presenza di virus nelle copie dei dati;
• ricordare all'utente di prestate particolare attenzione al manifestarsi di nuovi malfunzionamenti nel riprendere il lavoro di routine.



Incident response e ripristino

Tutti gli incaricati del trattamento dei dati devono avvisare tempestivamente il responsabile della sicurezza informatica o l'amministratore di sistema o il responsabile del trattamento dei dati, nel caso in cui constatino le seguenti anomalie:
• discrepanze nell'uso degli user-id;
• modifica e sparizione di dati;
• cattive prestazioni del sistema (così come percepite dagli utenti);
• irregolarità nell'andamento del traffico;
• irregolarità nei tempi di utilizzo del sistema;
• quote particolarmente elevate di tentativi di connessione falliti.

In caso di incidente sono considerate le seguenti priorità:
1. evitare danni diretti alle persone;
2. proteggere l'informazione sensibile o proprietaria;
3. evitare danni economici;
4. limitare i danni all'immagine dell'organizzazione.

Garantita l'incolumità fisica alle persone si procedere a:
1. isolare l'area contenente il sistema oggetto dell'incidente;
2. isolare il sistema compromesso dalla rete;
3. spegnere correttamente il sistema oggetto dell'incidente(vedi tabella 3).
Una volta spento il sistema oggetto dell'incidente non deve più essere riacceso;
4. documentare tutte le operazioni.

Se l'incidente è dovuto ad imperizia del personale o ad eventi accidentali, ovvero quando non vi è frode, danno, abuso e non è configurabile nessun tipo di reato, il ripristino può essere effettuato, a cura dell'amministratore di sistema, direttamente sugli hard disk originali a partire dalle ultime copie di backup ritenute valide.
Altrimenti il titolare del trattamento, il responsabile del trattamento e l'amministratore di sistema coinvolgeranno esperti e/o autorità competenti. La successiva fase di indagine e di ripristino del sistema sarà condotta da personale esperto di incident response, tenendo presente quanto sotto indicato:
• eseguire una copia bit to bit degli hard disk del sistema compromesso;
• se l'incidente riguarda i dati il restore dei dati può avvenire sulla copia di cui al punto 1 precedente a partire dalle ultime copie di backup ritenute valide;
• se l'incidente riguarda il sistema operativo o esiste la possibilità che sia stato installato software di tipo MMC (vedere Allegato 2) il ripristino deve essere effettuato reinstallando il sistema operativo su nuovo supporto.



Tabella 3 - Procedure di spegnimento
Sistema operativo Azione
MS DOS 1. Fotografare lo schermo e documentare i programmi che sono attivi.
2. Staccare la spina dalla presa di corrente.
UNIX/Linux 1. Fotografare lo schermo e documentare i programmi che sono attivi.
2. Se la password di root è disponibile eseguire il comando su e poi i comandi sync e halt.
3. Se la password di root non è disponibile staccare la spina dalla presa di corrente.
Mac 1. Fotografare lo schermo e documentare i programmi che sono attivi.
2. Cliccare Special.
3. Cliccare Shutdown.
4. Una finestra indicherà che è possibile spegnere il sistema.
5. Staccare la spina dalla presa di corrente.
Windows
98/NT/2000/XP 1. Fotografare lo schermo e documentare i programmi che sono attivi.
2. Staccare la spina dalla presa di corrente.

Nota: (fonte U.S. Departement of Energy)


ALLEGATO 4 - Regolamento per l'utilizzo della rete

Oggetto e ambito di applicazione

Il presente regolamento disciplina le modalità di accesso e di uso della rete informatica e telematica e dei servizi che, tramite la stessa rete, è possibile ricevere o offrire.


Principi generali – diritti e responsabilità

Trovò Stefano promuove l'utilizzo della rete quale strumento utile per perseguire le proprie finalità.
Gli utenti manifestano liberamente il proprio pensiero nel rispetto dei diritti degli altri utenti e di terzi, nel rispetto dell'integrità dei sistemi e delle relative risorse fisiche, in osservanza delle leggi, norme e obblighi contrattuali.
Consapevoli delle potenzialità offerte dagli strumenti informatici e telematici, gli utenti si impegnano ad agire con responsabilità e a non commettere abusi aderendo a un principio di autodisciplina.
Il posto di lavoro costituito da personal computer viene consegnato completo di quanto necessario per svolgere le proprie funzioni, pertanto è vietato modificarne la configurazione.

Il software installato sui personal computer è quello richiesto dalle specifiche attività lavorative dell'operatore. E' pertanto proibito installare qualsiasi programma da parte dell'utente o di altri operatori, escluso l'amministratore del sistema. L'utente ha l'obbligo di accertarsi che gli applicativi utilizzati siano muniti di regolare licenza.
Ogni utente è responsabile dei dati memorizzati nel proprio personal computer. Per questo motivo è tenuto ad effettuare la copia di questi dati secondo le indicazioni emanate dal titolare del trattamento dei dati o suo delegato.


Abusi e attività vietate

E' vietato ogni tipo di abuso. In particolare è vietato:
• usare la rete in modo difforme da quanto previsto dalle leggi penali, civili e amministrative e da quanto previsto dal presente regolamento;
• utilizzare la rete per scopi incompatibili con l'attività istituzionale;
• utilizzare una password a cui non si è autorizzati;
• cedere a terzi codici personali (USER ID e PASSWORD) di accesso al sistema;
• conseguire l'accesso non autorizzato a risorse di rete interne o esterne;
• violare la riservatezza di altri utenti o di terzi;
• agire deliberatamente con attività che influenzino negativamente la regolare operatività della rete e ne restringano l'utilizzabilità e le prestazioni per altri utenti;
• agire deliberatamente con attività che distraggano risorse (persone, capacità, elaboratori);
• fare o permettere ad altri, trasferimenti non autorizzati di informazioni (software, basi dati, ecc.);
• installare o eseguire deliberatamente o diffondere su qualunque computer e sulla rete, programmi destinati a danneggiare o sovraccaricare i sistemi o la rete (p.e. virus, cavalli di troia, worms, spamming della posta elettronica, programmi di file sharing - p2p);
• installare o eseguire deliberatamente programmi software non autorizzati e non compatibili con le attività istituzionali;
• cancellare, disinstallare, copiare, o asportare deliberatamente programmi software per scopi personali;
• installare deliberatamente componenti hardware non compatibili con le attività istituzionali;
• rimuovere, danneggiare deliberatamente o asportare componenti hardware.
• utilizzare le risorse hardware e software e i servizi disponibili per scopi personali;
• utilizzare le caselle di posta elettronica per scopi personali e/o non istituzionali;
• utilizzare la posta elettronica con le credenziali di accesso di altri utenti;
• utilizzare la posta elettronica inviando e ricevendo materiale che violi le leggi.
• utilizzare l'accesso ad Internet per scopi personali;
• accedere direttamente ad Internet con modem collegato al proprio Personal Computer se non espressamente autorizzati e per particolari motivi tecnici;
• connettersi ad altre reti senza autorizzazione;
• monitorare o utilizzare qualunque tipo di sistema informatico o elettronico per controllare le attività degli utenti, leggere copiare o cancellare file e software di altri utenti, senza averne l'autorizzazione esplicita;
• usare l'anonimato o servirsi di risorse che consentano di restare anonimi sulla rete;
• inserire o cambiare la password del bios, se non dopo averla espressamente comunicata all'amministratore di sistema e essere stati espressamente autorizzati;
• abbandonare il posto di lavoro lasciandolo incustodito o accessibile, come specificato nell'allegato 3.


Attività consentite

E' consentito all'amministratore di sistema:
• monitorare o utilizzare qualunque tipo di sistema informatico o elettronico per controllare il corretto utilizzo delle risorse di rete, dei client e degli applicativi, per copiare o rimuovere file e software, solo se rientrante nelle normali attività di manutenzione, gestione della sicurezza e della protezione dei dati e nel pieno rispetto di quanto previsto riguardo ai diritti dei lavoratori;
• creare, modificare, rimuovere o utilizzare qualunque password, solo se rientrante nelle normali attività di manutenzione, gestione della sicurezza e della protezione dei dati e nel pieno rispetto di quanto previsto riguardo ai diritti dei lavoratori. L'amministratore darà comunicazione dell'avvenuta modifica all'utente che provvederà ad informare il custode delle password come da procedura descritta nell'allegato 3;
• rimuovere programmi software, solo se rientrante nelle normali attività di manutenzione, gestione della sicurezza e della protezione dei dati e nel pieno rispetto di quanto previsto riguardo ai diritti dei lavoratori;
• rimuovere componenti hardware, solo se rientrante nelle normali attività di manutenzione, gestione della sicurezza e della protezione dei dati e nel pieno rispetto di quanto previsto riguardo ai diritti dei lavoratori.


Soggetti che possono avere accesso alla rete

Hanno diritto ad accedere alla rete tutti i dipendenti, le ditte fornitrici di software per motivi di manutenzione e limitatamente alle applicazioni di loro competenza, collaboratori esterni impegnati nelle attività istituzionali per il periodo di collaborazione.
L'accesso alla rete è assicurato compatibilmente con le potenzialità delle attrezzature.
L'amministratore di sistema può regolamentare l'accesso alla rete di determinate categorie di utenti, quando questo è richiesto da ragioni tecniche.
Per consentire l'obiettivo di assicurare la sicurezza e il miglior funzionamento delle risorse disponibili, l'amministratore di sistema può proporre al titolare del trattamento l'adozione di appositi regolamenti di carattere operativo che gli utenti si impegnano ad osservare.
L'accesso agli applicativi è consentito agli utenti che, per motivi di servizio, ne devono fare uso.


Modalità di accesso alla rete e agli applicativi

Qualsiasi accesso alla rete e agli applicativi viene associato ad una persona fisica cui collegare le attività svolte utilizzando il codice utente.
L'utente che ottiene l'accesso alla rete e agli applicativi si impegna ad osservare il presente regolamento e le altre norme disciplinanti le attività e i servizi che si svolgono via rete ed si impegna a non commettere abusi e a non violare i diritti degli altri utenti e dei terzi.
L'utente che ottiene l'accesso alla rete e agli applicativi si assume la totale responsabilità delle attività svolte tramite la rete.
L'utente è tenuto a verificare l'aggiornamento periodico del software antivirus.
Al primo collegamento alla rete e agli applicativi, l'utente deve modificare la password (parola chiave) comunicatagli dal custode delle password e rispettare le norme indicate nell'allegato 3.


Sanzioni

In caso di abuso, a seconda della gravità del medesimo, e fatte salve ulteriori conseguenze di natura penale, civile e amministrativa, possono essere comminate le sanzioni disciplinari previste dalla normativa vigente in materia e dai regolamenti interni.



ALLEGATO 5 – Utilizzo del proxy

Utilizzo del proxy

L'utilizzo del proxy riguarda le misure procedurali relative all'identificazione e all'autenticazione degli utenti, le regole di utilizzo delle risorse hardware e software, le norme comportamentali e le responsabilità di ciascuno. Rientrano in questo aspetto le norme di comportamento interno per limitare l'uso privato di e-mail o Internet, in quanto i controlli sono possibili solo a determinate condizioni e con l'accordo delle rappresentanze sindacali unitarie. Si ricorda che il D.L.vo 196/03 (Codice in materia di protezione dei dati personali) ribadisce quanto dettato dall'art. 4 dello Statuto dei Lavoratori, ovvero il ”... divieto di utilizzo da parte del datore di lavoro di apparecchiature atte al controllo a distanza dell'attività del lavoratore, salvo che esigenze organizzative, produttive o di sicurezza non abbiano determinato, previo accordo con le rappresentanze sindacali, la lecita introduzione in azienda”. D'altro canto la consultazione di siti web da parte del lavoratore o l'utilizzo di posta elettronica durante il normale orario di lavoro non è consentita quando tale attività non sia pertinente con le mansioni affidate, come l'art. 1024 del codice civile prevede nel principio generale di diligenza del lavoratore. Per trovare un punto di equilibrio dei diritti del lavoratore è opportuno introdurre una policy trasparente e codificata con l'apporto dei lavoratori, dando anche la possibilità al datore di lavoro di prevedere meccanismi sanzionatori, sempre che la policy sia resa accessibile a tutti i lavoratori, come previsto dall'art. 7 dello Statuto dei Lavoratori. Sempre tra le politiche di sicurezza si può fare riferimento alle responsabilità civili e penali per i danni cagionati con il trattamento dei dati personali. A titolo di esempio si possono elencare:
• la responsabilità civile disciplinata dall'art. 2050 del Codice Civile e art. 15 D.Lgs. 196/03 “chi cagiona danno ad altri per effetto del trattamento dei dati personali è tenuto a risarcire il danno, a meno che non provi di aver adottato tutte le misure idonee per evitarlo”;
• la sanzione penale che colpisce chi, essendovi tenuto, omette di adottare le misure di sicurezza (art. 169 del D.Lgs. 196/03), pari all'arresto fino a due anni o ad ammenda da 10mila a 50mila euro, ma con estinzione del reato in caso di regolarizzazione entro 6 mesi dall'accertamento del reato e pagamento di somma determinata dal Garante.

Le informazioni e le attività eseguite sulla rete informatica e telematica relative agli utilizzatori, sono registrate e conservate su file (registro elettronico delle attività o file di log).
Tali file possono essere soggetti ad indagini, nel rispetto di quanto sancito dal D.L.vo 30 giugno 2003, n. 196. Inoltre, il responsabile per la sicurezza può accedere ai file degli utilizzatori per proteggere l'integrità dei sistemi informatici.
Per il regolamento d'uso della rete (policy) vedere l'Allegato 4.